LUG 13, 2015
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Fino a poco tempo fa sembrava un sogno quello di poter svolgere alcune attività come ad esempio effettuare pagamenti veloci, trasferire file o addirittura controllare le apparecchiature elettroniche presenti in casa, tutto attraverso il nostro smartphone; oggi questo è realtà grazie alla tecnologia NFC. Ma cos’è l’NFC? Come funziona e dove si trova? Troverai le risposte in questa breve guida sulla tecnologia NFC, spiegata in soli 5 punti.
Inventata nel lontano 1983, ma concretizzata per la prima volta nel 2006 con i primi smartphone di Nokia, NFC significa comunicazione a corto raggio (Near Field Communication) e consente l’interazione wireless fra elettronica di consumo, dispositivi mobili, personal computer, elettrodomestici e tag compatibili con NFC.
La tecnologia NFC nasce dall’evoluzione di RFID (Radio Frequency Identification – Identificazione a Radio Frequenza) assieme ad altre tecnologie di connettività senza fili. Il progresso sta nel fatto di poter scambiare informazioni fra dispositivi attraverso una comunicazione bidirezionale e a brevissima distanza (4 centimetri), ad una velocità massima di 424 kbps.
Per semplificare, l’NFC integra le tecnologie wireless utilizzando gli standard esistenti per la tecnologia delle carte contactless.
E’ necessario che il proprio dispositivo contenga un chip NFC che gli permetta di svolgere in automatico l’azione programmata sul TAG. L’intero scambio di informazioni avviene senza consumare alcun tipo di energia. Tutto ciò è possibile perché il chip assorbirà l’energia a lui necessaria da un trasmettitore nelle sue vicinanze grazie ad un’antenna che direzionerà verso di lui onde elettromagnetiche. Da sottolineare che il chip non continua incessantemente a consumare energia, ma lo farà solo nel momento in cui dovrà trasmettere delle informazioni.
La programmazione del TAG è molto semplice e sul web si trovano già numerose applicazioni, come ad esempio NFC Tool per Android.
Il chip NFC può funzionare in tre modalità
In questi anni si sono succeduti molti tipi di tecnologie contactless, ciò che li differenzia è il raggio di comunicazione:
La tecnologia NFC non ha alcun limite, infatti può essere impiegata in qualsiasi settore. Visitando il sito del NFC-Forum, associazione di aziende che ha come obiettivo la promozione della standardizzazione e della implementazione della tecnologia NFC, è possibile avere una panoramica di quanti settori e in quante applicazioni può essere impiegata.
Ecco le possibilità che offre:
La tecnologia NFC da qualche anno ha trovato impiego anche in ambito sanitario.
Un esempio di rilievo è dato dai nuovi dispositivi per misurare la glicemia, i glucosensori. Questi piccoli dispositivi, dotati di tecnologia NFC, vengono posizionati sul braccio per una durata massima di 14 giorni e consentono, tramite smartphone e apposita app, la lettura dei valori della glicemia del paziente.
Un’importante innovazione e comodità per i pazienti diabetici che devono frequentemente effettuare automonitoraggio.
Anche Finder, attenta alle nuove tecnologie e ai repentini cambiamenti nel mondo dell’elettronica, ha deciso di investire in questo tipo di tecnologia proponendo i nuovi Interruttori orari della Serie 12 che grazie alla tecnologia NFC e all’App gratuita FINDER Toolbox scaricabile da Google Play, possono essere programmati attraverso uno smartphone Android con la comunicazione NFC attivata.
Nella scheda informativa, troverai i dettagli su quanto è semplice e comodo usare la tecnologia NFC per programmare uno o più interruttori orari. Infatti una volta scaricata e installata l‘App FINDER Toolbox, è possibile leggere un programma esistente sull’orologio, programmare il dispositivo con la massima flessibilità, modificare anche i minimi dettagli e salvare le programmazioni direttamente sullo smartphone. A quel punto è sufficiente avvicinare lo smartphone al prodotto per trasferire i dati.