APR 20, 2019
Commenti: 4
L’utilizzo di corpi illuminanti LED all’interno delle nostre abitazioni è ormai di uso sempre più comune.
La preferenza applicativa delle lampade e strisce a LED ha a che fare con i suoi vantaggi legati al risparmio energetico, all’uniformità della luminosità e alla durata delle lampade.
Delle volte però può capitare che dopo lo spegnimento delle lampade queste mantengano un’accensione minima ma visibile.
La motivazione principale è da ricercare nella gestione della corrente, in quanto vi sono alcune tipologie di lampade che non gestiscono la corrente residua.
Utilizzando un interruttore o un relè il circuito viene aperto meccanicamente, impedendo così il passaggio della corrente e impostando lo spegnimento della lampada; questo meccanismo non può invece avvenire con l’utilizzo di un dimmer che non opera una vera e propria apertura sul circuito ma uno smorzamento della corrente attraverso transistor.
Ideati nel secondo dopoguerra per migliorare le comunicazioni tra i continenti nel campo delle comunicazioni analogiche, oggi troviamo i transistor applicati ai campi più disparati. Nello specifico, un transistor è un componente elettronico con cui, applicando una tensione elettrica ai suoi terminali, è possibile gestire il flusso di elettroni che attraversano lo stesso transistor.
La sua funzione principale trova impiego all’interno dei circuiti elettrici come amplificatore o come interruttore. Nella sua funzione di interruttore, esso permette o impedisce il transito della corrente all’interno del circuito elettrico, assumendo dunque il valore binario 0-1.
Su tutte le tipologie di lampade/strisce a LED – contrariamente alle lampade alogene o fluorescenti – a causa della bassa richiesta di energia per il funzionamento, anche un leggero passaggio di corrente riesce a dare l’energia sufficiente alla loro illuminazione, facendo risultare accesi o lampeggianti i corpi illuminanti LED anche dopo l’OFF.
Qualsiasi sia il valore dei lumen emanato dopo lo spegnimento, i lux all’interno di un determinato ambiente possono creare, oltre la dispersione della corrente, fastidi non trascurabili.
Per risolvere questa anomalia nelle lampade, Finder ha studiato una soluzione efficace e applicabile a qualsiasi tipologia di corpo illuminante LED: Il modulo di soppressione della corrente residua Tipo 0150230. Nato per rispondere ad un’evidente necessità di mercato, il nuovo modulo Finder interviene all’interno del circuito sopprimendo la corrente residua in circolo quando il suo stato logico è zero.
Il modulo 0150230 è utilizzabile con tutti i dimmer Serie 15; per ulteriori informazioni tecniche sono disponibili sul report
Il modulo di soppressione della corrente residua deve essere installato in parallelo alle lampade in modo da poter agire all’interno del circuito per gestire lo spegnimento totale dei LED.
LELETTROIMPIANTI SRL
2020-04-21 16:37:49
È possibile avere schema tecnico del 0150230? grazie
Giulia Finder S.p.A.
2020-04-22 16:38:48
Buongiorno, le informazioni da lei richieste cose disponibili sul report tecnico! Ecco il link alla pagina specifica: https://cdn.findernet.com/app/uploads/2020/09/11014723/ADV15_0150230IT-1.pdf#page=2
Davide
2023-07-09 22:44:23
Salve ho un impianto di Stripled a 230 V dimmerabili comandate da un vostro relè varialuce da barra din ho montato anche il soppressore di correnti residue ai capi di neutro ed uscita lampade del tele ma ancora rimangono accese , esiste soluzione o devo montare un relè meccanico ?
Emanuela Finder S.p.A.
2023-07-13 11:50:21
Buongiorno Davide il soppressore di corrente residua riesce ad assorbire fino a 0.8 W. Per capire di più sull'anomalia che sta riscontrando, è necessario analizzare nel dettaglio il sistema: conoscere il tipo di dimmer che sta utilizzando, se è presente un alimentatore per le strisce LED, da quanto sono le strip LED e quanta tensione residua ha misurato in uscita. Ci chiami al n. verde 800/012613 per parlare direttamente al telefono con un tecnico! :)